Il Progetto
La decisione della Fondazione Anna Kuliscioff di realizzare questo progetto, che sarà completato nel 2024, in occasione dei cento anni dalla nascita di Giulio Polotti, non è solo un doveroso riconoscimento al suo fondatore ma nasce dalla convinzione che, nei cinquant’anni di vita politica e sindacale di Giulio Polotti, si ritrovino contributi concreti per affrontare le maggiori criticità del nostro paese in un contesto internazionale che propone scenari di guerra.
Giulio Polotti fu parlamentare, amministratore comunale, uomo di partito e infine si dedicò a custodire la memoria del socialismo riformista e del movimento sindacale dando vita alla Fondazione Anna Kuliscioff.
In tutte le occasioni nelle quali Giulio Polotti venne chiamato a svolgere una funzione, scelse il ruolo di “costruttore”, fermo nelle sue convinzioni ma attento e rispettoso delle opinioni altrui e altrettanto determinato nella ricerca delle soluzioni. Per questo era rispettato non solo dagli interlocutori ma anche dagli avversari e poté svolgere una funzione preziosa nel governo dei conflitti tra capitale e lavoro in una città come Milano dove gli interessi erano rilevanti ma non sempre facilmente componibili.
Non poteva mancare tra le priorità di Giulio Polotti, che aveva fatto dello stretto legame con i lavoratori un aspetto essenziale della sua azione, un analogo impegno nel rapporto con i cittadini quando assunse responsabilità amministrative di primo piano nella Giunta Comunale di Milano. Per lui il concetto di “buon governo” andava di pari passo non solo con i programmi adeguati agli interessi della collettività, ma era accompagnato da un rapporto diretto con gli abitanti dei vari quartieri. E questo avvenne non solo negli incontri e in scambi epistolari ben documentati, ma anche nell’essere in qualche modo precursore dell’utilizzo dei mezzi di comunicazione come la radio, per informare e discutere dei problemi della città e dei quartieri, dando così voce ai cittadini. Lo strumento scelto e largamente utilizzato fu “Radio Meneghina”, di cui Gulio Polotti fu fondatore ed animatore, nei cui dibattiti avevano accesso semplici cittadini o figure importanti dell’economia e della politica.
Certo oggi il mondo è profondamente cambiato e non si può leggere la storia di oggi con gli occhi di ieri. Ma ci sono circostanze che nel tempo tendono a ripetersi e che ripropongono argomenti antichi come la garanzia della pace unita alla difesa della libertà, lo sviluppo economico e sociale e l’affermazione dei valori democratici, l’emancipazione dei lavoratori, la costruzione di una nuova democrazia economica e lo sviluppo dei diritti civili.
Su questi argomenti la vita di Giulio è stata ricca di iniziative, proposte e battaglie che costituiscono una eredità per le generazioni future.