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Custodire la Memoria

La Fondazione Anna Kuliscioff

Era il 1939 quando ha inizio la storia di una biblioteca e di una fondazione.

Lo racconta Giulio Polotti nel Bollettino 1/1994 pubblicato dalla Fondazione Anna Kuliscioff:

“Avevo solamente quindici anni quando, attratto dai libri esposti su una bancarella in via Settembrini, acquistai un volume di De Amicis. Il proprietario rimase colpito da quel ragazzo che lavorava alla Pirelli e si interessava di libri. Mi regalò allora un altro opuscolo con la promessa che dopo averlo letto gli avrei esposto il mio pensiero.  L’opuscolo parlava di Matteotti e da quel primo volume iniziai a formare la mia biblioteca.

Tramite lavoratori non fascisti trovai altri libri e altri opuscoli che, non potendo tenere a Milano per motivi precauzionali, portai nella casa di campagna a Caronno Varesino. Dai libri poi passai a raccogliere anche i manifesti, i giornali, tutto quanto era collegato alla storia del movimento operaio e del socialismo. Raccogliere tutto questo materiale, leggerlo, studiarlo, mi permise di migliorare la mia cultura e mi stimolò ad impegnarmi  nel movimento sindacale e nella politica.

In Francia, in Svizzera e negli Stati Uniti trovai in seguito altro materiale. I compagni che mi donavano le loro raccolte erano fieri che le portassi in Italia, a Milano, centro del socialismo umanitario.

Ecco in breve, come è stato possibile costituire giorno dopo giorno la biblioteca della Fondazione Anna Kuliscioff, che ha trovato la sua sistemazione in locali generosamente donati da una mia cugina”

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